Presentazione di WeSEPO: un progetto sociale e di green business sostenibile

WeSEPO è una start up nata nello Zambia nel 2022, impegnata nella gestione dei rifiuti e che ha dato un lavoro a 14 persone (9 donne e 5 uomini), molte delle quali vivevano sotto la soglia di povertà.

Venerdì 18 ottobre alle 18:30 la Biblioteca Interculturale Cittadini del Mondo ospiterà la “presentazione di WeSEPO: un progetto sociale e di green business sostenibile“.

WeSEPO è una start up nata nello Zambia nel 2022, impegnata nella gestione dei rifiuti e che ha dato un lavoro a 14 persone (9 donne e 5 uomini), molte delle quali vivevano sotto la soglia di povertà.

Parteciperanno: Francesca Gambone e Mubiana Likando direttori e co-fondatori di WeSEPO.

Quando abbiamo cominciato, afferma Francesca Gambone, non sapevamo cosa sarebbe stato WeSEPO. L’unica cosa di cui eravamo certi era la nostra determinazione ad unire le risorse personali in un progetto virtuoso, che fosse sociale e di green business, che ci permettesse di creare un ambiente di lavoro sereno in cui affrontare le difficoltà con un sorriso. La passione e l’ideale si sono trasformati in analisi di mercato, business plan, decisioni che alla fine hanno portato al progetto: creare un modello di green social business, replicabile e sostenibile. Da aprile 2022 abbiamo aperto i lavori e oggi, 2 anni dopo, possiamo vantare di aver raccolto, differenziato e conferito ad impianti di riciclaggio 190 tonnellate di rifiuti. Il nostro staff è cresciuto, e con la sua attività WeSEPO ltd è oggi in grado di dare un lavoro fair ed inclusivo a 14 persone.

La difficoltà più grande ora è trovare risorse per rispondere alle crescenti richieste del nostro servizio. Una difficoltà che si trasforma in una grande opportunità per una piccola start up zambiana, che con un piccolo investimento di denaro ed un grande investimento umano, oggi lotta per sopravvivere, per continuare a garantire lavoro ai 14 dipendenti, per assumerne altri, per salvare dalla dispersione ancora più riciclabili e contribuire così a consolidare il modello WeSEPO, un modello di economia circolare fair, sostenibile e green.