Comunicato dell’Associazione Cittadini del Mondo riguardante Selam Palace

Oggi, alle ore 12:00, l’Associazione Cittadini del Mondo avrebbe dovuto partecipare con la Asl, le forze dell’ordine e la Protezione Civile di Roma Capitale, ad una riunione per decidere il prossimo futuro di Palazzo Selam. Avendo effettuato tutti i tamponi, la Asl avrebbe dovuto dare informazioni sulla pianificazione delle settimane successive per il contenimento dell’infezione. Nonostante solo ieri siano stati portati via padre e figlio Covid positivi, stasera alle 19:00 abbiamo saputo dal commissariato che l’esercito e la polizia avrebbero abbandonato il presidio del palazzo.

Palazzo Selam non è stato sanificato, i tamponi non sono stati eseguiti in maniera sistematica – come diciamo da due settimane – e i risultati sono discutibili: un tampone eseguito di sabato con risposta negativa comunicata martedì potrebbe nel frattempo essersi trasformato in positivo. Inoltre, tra una serie di tamponi e l’altra, sono passati giorni durante i quali i positivi, prima di essere portati via, hanno avuto tutto il tempo di contagiare inconsapevolmente gli altri abitanti del palazzo.

Quale datore di lavoro, da domani, dopo aver saputo che gli abitanti di Selam erano in quarantena, li farà tornare al lavoro senza che sia stata loro rilasciata nessuna certificazione di negatività? Chi era rimasto fuori dal palazzo al momento della chiusura da parte dell’esercito può ritornarvi tranquillamente? I bambini potranno ricominciare a frequentare senza nessun rischio il cortile e i luoghi comuni?

Chi è stato ricoverato come Covid positivo ed è ormai guarito potrà rientrare senza pericolo di un nuovo contagio? E alla luce di tutto ciò i nostri aiuti e interventi sono ancora necessari a Palazzo Selam? Gli abitanti che fino a oggi hanno avuto bisogno del nostro sostegno da domani riusciranno a cavarsela serenamente da soli?

Gli umori nel palazzo sono molteplici: alcuni sono esterrefatti, altri contenti, altri ancora dubbiosi; quello che li accomuna tutti è il non essere informati sul perché fino ad oggi i loro cancelli avevano le catene e da stasera non le hanno più. Ogni persona dovrebbe avere il diritto di sapere cosa le accadrà domani.

Sarebbe quantomeno corretto che l’Associazione Cittadini del Mondo, i volontari, tutti i cittadini e tutte le persone che si sono prodigati per aiutare in ogni modo gli abitanti di Selam fossero informati in maniera del tutto trasparente sul perché di tale decisione presa in maniera univoca e senza coinvolgere nessuna delle realtà che si sono interfacciate in questa situazione di emergenza. Visto il nostro contributo e il nostro atteggiamento collaborativo, questa situazione ci lascia estremamente amareggiati.

L’Associazione Cittadini del Mondo