Comunicare oltre le parole: storia di un incontro tra una bambina e una cagnolina
S. è una bambina cinese di otto anni che studia e vive a Roma. Elettra è una piccola cagnolina, un cuccioletta, molto vivace e curiosa.
Si sono incontrate martedì pomeriggio nel nostro giardino; S. stava studiando con le insegnanti volontarie del Supporto Scolastico ed Elettra seguiva (più o meno ubbidientemente) la nostra presidente, la dott.ssa Donatella D’Angelo, in visita in Associazione.
Fra la cagnolina e gli altri bambini del Supporto Scolastico, S. compresa è stato subito amore: giocano, si rincorrono, e anche la presidente scherza: “S., aiutaci a far capire ad Elettra che non si mangiano i sassi!” dato che il suo passatempo preferito sembra sia sgranocchiarsi i sassolini del giardino.
S. ci pensa, con quella dolce seriosità che abbiamo solo da bambini e poi perdiamo. Le è stato affidato un compito importante, non vuole sbagliare, anche lei non vuole che la cuccioletta mangi i sassi e stia male.
Come far capire ad un cane che non deve mangiare i sassi? Non parliamo neanche la stessa lingua! S. non fa quello che avremmo fatto la maggior parte di noi, ossia alzare la voce e ripetere più volte “Elettra, non si mangiano i sassi! No! No!”
Si allontana e torna dopo pochi minuti con un bellissimo disegno; un ritratto di Elettra un sasso e una barra che chiaramente significa un divieto. Con pochi tratti è andata oltre le parole. Le ha superate con un balzo andando dove noi possiamo vederla ma non seguirla. Ha saputo comunicare andando oltre le parole, dimostrandoci che quando vediamo veramente l’altro, sappiamo e dobbiamo andare oltre.
Non sappiamo se è stato il disegno, il dolce sguardo preoccupato di S., o forse era solamente sazia, ma Elettra, almeno per un po’, ha dato un’occhiata al foglio e ha smesso di mangiucchiarsi i sassi.