Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità!
Il rosso è il colore del sangue e dell’amore, dunque della vita.
Non non vogliamo essere partecipi dell’emorragia d’umanità.
Oggi ci siamo messi una maglietta rossa per ricordare che siamo umani, per riflettere su cosa st accadendo, per dire che così non si può andare avanti.
Abbiamo preso una terribile deriva che ci ha fatto dimenticare chi siamo, cioè individui l’uno con la stessa dignità dell’altro.
Senza pudore si sono tenute persone in ostaggio sulle navi mentre la politica europea contrattava su centinaia di vite.
Senza vergogna abbiamo visto usare termini quali crociere o taxi per descrivere le barche fatiscienti con cui solo i disperati si mettono in viaggio.
Sta diventando normale raccogliere cadaveri sulle spiagge, i nostri mari sono cimiteri. Le stesse spiagge e gli stessi mari dove andiamo in vacanza, dove i nostri figli giocano spensierati.
Ma ciò passa e va come se fosse niente, risultato di un’operazione di distrazione di massa perpetuata da una classe politica scellerata.
Tutti dobbiamo ricominciare nel nostro piccolo a parlare, a non dare nulla per scontato, a reagire, a lavorare per migliorarci e a migliorare un mondo che ha perso di vista i valori reali della convivenza umana.
Le nostre magliette rosse oggi dicono che noi siamo e resteremo per sempre umani dalla parte dell’umanità.
L’Associazione Cittadini del Mondo ha aderito, unendosi a centinaia di associazioni, organizzazioni sociali o politiche, intellettuali, artisti, giornalisti, politici, singoli/e cittadini e cittadine, all’appello “Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità“, promosso da Libera e Gruppo Abele, Arci, Legambiente, ANPI e dal giornalista Francesco Viviano, per ricordare i tanti, troppi, migranti morti in mare, per essere solidali, per restare umani.